Successo del Gran Sasso a Genova. Rotilio: “Gara vinta nella ripresa grazie ai cambi”
Dopo la pausa di campionato e il turno di riposo, torna in campo Gran Sasso che incontra il Cus Genova al “Carlini”, in occasione della nona giornata di Serie A (girone B). I grigiorossi vincono fuori casa per 27 a 18 (4-0), grazie a un secondo tempo che permette agli aquilani la rimonta che vale la vittoria. In classifica, gli abruzzesi mantengono la seconda posizione solitaria, dietro il Valsugana Padova.
Il Cus Genova parte bene, ma soffre nel secondo tempo: il quindici di Tedone si spegne progressivamente dall’inizio della ripresa. I padroni di casa, infatti, partono in discesa con un piazzato di Pescetto al 7. Dal primo errore del Cus, uno sciagurato in avanti, nasce la mischia che porta Dario Pallotta in meta. La trasforma Andrea Banelli. Paolino Pescetto prende poi una botta in testa ed esce dal campo barcollando. Assenza che peserà, tantissimo, insieme con l’infortunio di Gerli. Il Cus va in meta con Datti e due volte con Serpico , bucando la difesa ospite, ma l’assenza di uno specialista nei calci si fa sentire. Tre mete, zero trasformazioni. Così come la velocità dell’ala titolare, Gerli appunto. Si va al riposo con un consistente vantaggio, 18 a 10 e soprattutto con una convincente prestazione d’assieme.
Nella ripresa la Gran Sasso scende rigenerata e, come spesso succede, galvanizzata dalla voglia di rimonta. I risultati si fanno vedere: il secondo piazzato dell’incontro centrato da Banelli accorcia le distanze, mentre al XXX il tallonatore Mauro Mannucci schiaccia in meta, dopo un raggruppamento penetrante. Pochi minuti più tardi, gli ospiti allungano, con Alessandro Pattuglia, che marca meta dopo un’azione di gioco prolungata nei 22 genovesi. Sebastiani trasforma in entrambi i casi. La Gran Sasso vince 27 a 18.
Per il Cus è la quarta sconfitta consecutiva, ancora senza punti di bonus. Per il Gran Sasso una vittoria che mantiene gli abruzzesi in corsa per il primato.
«Abbiamo avuto un po’ di difficoltà nel primo tempo – le parole del coach del Gran Sasso Pierpaolo Rotilio – poi abbiamo ripreso fiducia e sistemato qualche problema tattico che avevamo, soprattutto dietro le ali, e abbiamo cominciato a giocare meglio».
Una gara vinta nella ripresa: «La partita l’abbiamo vinta coi cambi – afferma Rotilio – ottime prestazioni di chi è entrato dalla panchina. Belle prove di Brandizzi e Guardiano e, in generale, di tutta la squadra, che si è dimostrata matura, e che è riuscita a imporre il proprio gioco, nonostante le assenze importanti, di giocatori difficili da sostituire, come Pelliccione e Giampietri».
«All’inizio ci è mancato il ritmo partita – dichiara a fine gara il dg del Gran Sasso Pierfrancesco Anibaldi – a causa degli stop in campionato e della neve, che non ci ha fatto allenare per due settimane sul nostro campo. Nel secondo tempo ci siamo decisamente ripresi, e l’abbiamo dimostrato. Avanti così».
Il tabellino:
CUS GENOVA v GRAN SASSO RUGBY 18-27 (0-4)
Cus Genova Rugby: Salerno, Gerli (25° 1 T Zannoni), Cadeddu, Dapino, Serpico, Pescetto (21° 1T Garaventa), Gregorio, Bertirotti, Maccari (28° 2T Riccobono), Imperiale (23° 2T Manara), Dell’Anno (23° 2 T Del Terra), Sotteri, Espasa, Datti, Pallaro. A disp.: Di Pierro, Bartolomei, Zaami. All. Tedone
Gran Sasso Rugby: Pallotta, Anibaldi, Guardiano, Sebastiani, Feneziani, Banelli, Brandizzi, Suarez, Santavenere, De Rubeis, Mancini M., Mercurio, Guerriero, Mannucci, Mandolini. A disp.: Ciancarella S., Rossi, Giammaria, Pattuglia, Mancini R., Cipriani, Iezzi. All. Rotilio.
Marcatori. Primo tempo: 7′ cp Pescetto; 21′ meta Pallotta tr Banelli; 26′ meta Datti; 32′ meta Serpico; 35′ cp Banelli; 40′ meta Serpico. Secondo tempo: 17′ cp Banelli; 28′ meta Mannucci tr. Sebastiani; 35′ meta Pattuglia tr. Sebastiani.
Arbitro: Bono di Brescia
Note. Giornata serena, campo in ottime condizioni, spettatori 500 circa. Parziale primo tempo: 18-10. Punti in classifica 0-4. A inizio gara è stato osservato un minuto di silenzio in onore dell’ex presidente sudafricano Nelson Mandela. L’incasso dell’incontro è stato devoluto alle popolazioni alluvionate della Sardegna.
In foto Mauro Mannucci, tallonatore Gran Sasso. Foto Spimpolo