Sfida per il primato tra Monopoli e Trepuzzi. Intervista ai capitani Ippolito e Assenzio

Sfida per il primato tra Monopoli e Trepuzzi. Intervista ai capitani Ippolito e Assenzio

La Serie C Puglia/Basilicata è giunta all’ultima giornata della sua Regular Saeason. Mentre i giochi sono già chiusi nel Girone1, dove Tigri Bari e CUS Foggia hanno conquistato l’accesso ai play-off promozione, nel Girone2 si gioca il match clou di questa quattordicesima giornata tra le contendenti al primato. Sul “Tommaso Carrieri” di Monopoli, i polpi di coach Spampinato affronteranno la capolista GORIMA Trepuzzi.
Ilio Assenzio, del Trepuzzi, e Francesco Ippolito, del Monopoli, sono i capitani delle due formazioni. Abbiamo voluto vivere la sfide grazie alle loro parole.

Il big match arriva all’ultima giornata e con i giochi ancora aperti. Come arrivate a questo appuntamento?

Ippolito:«Arriviamo a questo punto del campionato, pronti a far bene, cercando di mettere in atto tutto ciò che coach Spampinato ha messo a nostra disposizione. Credo nei miei compagni e nella loro determinazione. Sarà un match molto duro e spero spettacolare, una vera partita di rugby».

Assenzio:«Il campionato è ancora in bilico grazie al Monopoli che, a parte la sconfitta contro di noi, ha tenuto vivo il girone fino all’ultima giornata. Arriviamo a questa sfida molto carichi, sia fisicamente che mentalmente e siamo pronti ad affrontare questa sfida nel giusto modo».

 Una vittoria vi proietta al primo posto in classifica. È importante in vista dei playoff promozione o la reputi ininfluente ai fini del possibile passaggio in Serie B?

Ippolito:«Credo che la vittoria sia un gran traguardo e psicologicamente può aumentare la consapevolezza dei nostri mezzi,  spronandoci a fare sempre meglio. D’ altro canto mi dispiacerebbe non scontrarci con gli amici del Bari, perché giocare contro squadre strutturare come le Tigri  serve a sicuramente per crescere. In merito ai play off è  presto per pensarci».

Assenzio:« Vincere domenica sarà molto più importante sotto l’aspetto psicologico e mentale. Automaticamente la squadra inizierà a rendersi conto dei propri mezzi e della propria forza. Mentre, sotto l’aspetto dei play-off per la serie B, questa partita conterà molto meno».

 La prossima stagione potrebbe vedere in Serie B due squadre pugliesi. Quanto credete nel passaggio?

Ippolito:« Vedere altre due squadre pugliesi in B sarebbe un sogno. Il movimento regionale crescerebbe ancora più velocemente,  ma stiamo con i piedi per terra perché non è una passeggiata»

Assenzio:«Noi del Trepuzzi siamo obbligati a credere nel passaggio in serie B, abbiamo un progetto triennale che cercheremo di portare a termine anche prima del tempo previsto. D’altra parte siamo convinti che raggiungere questo obiettivo non sarà semplice, ma occorre un mix di tanti fattori, tra i quali forza della squadra e convinzione nei propri mezzi, spirito di sacrificio, tenacia, infortuni, senza dimenticare anche un pizzico di fortuna nei sorteggi nazionali».

 Bari, Foggia, Monopoli e Trepuzzi. Chi secondo te è più attrezzata per il salto di categoria?

Ippolito:«Direi il Trepuzzi, vista la passata esperienza in B, inoltre ha già affrontato diverse volte i play off, ed hanno comunque avuto spesso il modo di rinforzare la propria “rosa” con ottimi elementi esterni per il salto di qualità,cose che squadre come il Monopoli, Bari o il Foggia non hanno fatto ma contano sempre sulle proprie forze e dal frutto dei propri vivai. Di sicuro ogni squadra cercherà di dire la sua in campo è sarà sicuramente uno scontro equo».

Assenzio:« Non conosco bene il livello attuale del Bari e del Foggia ma tra le 4 direi comunque Trepuzzi, solo per il suo passato (3 stagioni fa era in B e gli ultimi due campionati ha disputato i playoff per la B), che significa esperienza acquisita a giocare determinate partite».

 Quanto ha influito la direzione tecnica del vostro coach e quali progressi hai riscontrato nella tua squadra?

Ippolito:«Con il coach Spampinato è cambiato tutto il nostro modo di giocare. Sotto l’aspetto tecnico eravamo abituati a tutt’altro gioco, più fisico e d’impatto, a mio parere molto bello, ma nella nuova guida, abbiamo acquisito tecnica a largo con i trequarti, cosa che non avevamo e molta continuità. La squadra ha subito questo cambiamento radicale, e credo che i veri frutti verranno raccolti nel prossimo campionato, sempre che il coach ci sia ancora. Il grande merito va anche a Grazio Menga e a tutti i coach antecedenti che ci hanno portato nel tempo ad essere degli atleti».

Assenzio:« Il duo Follo-Scippa ci ha ben guidato fino ad oggi. La squadra è migliorata molto, sia fisicamente sia atleticamente, senza aver trascurato la parte tecnica e tattica del gioco. Inoltre Mister Follo è un ottimo motivatore  e saprà sicuramente toccare le giuste corde per spronarci e far sì che la squadra renda in campo il 110% delle proprie possibilità».

 Cosa manca al rugby pugliese per primeggiare in Italia?

Ippolito:« Il nuovo presidente regionale, Grazio Menga, si sta applicando molto nel suo nuovo ruolo, cercando di portare la Puglia “ad un certo livello”. Sicuro della sua volontà e concretezza nel progetto, direi che siamo in ottime mani, avendo avuto la fortuna di averlo vissuto come “coach e persona”. Il mio sogno pugliese un giorno, sarebbe vedere un’unica rappresentativa regionale, con tutti i migliori elementi, lottare per titoli ben più prestigiosi, a mio parere non sembra una cosa impossibile, forse chiedo troppo o forse no… »

Assenzio:« Su questa domanda potrei dilungarmi tantissimo, cercherò di essere breve, anche se l’argomento sarebbe da trattare nella giusta sede e con le giuste persone. Secondo il mio modestissimo parere, al nostro rugby made in Puglia mancano diversi fattori. Si parte dalla mentalità poco rugbistica. Di fatto il rugby in Puglia è uno sport poco sentito e poco seguito, che si traduce in mancanza di sponsor adeguati ed economie attorno al nostro mondo. Si soffre in generale la mancanza di strutture idonee al rugby, spesso si gioca in campi quasi impraticabili. Mancanza di programmazione nei settori giovanili, di fatto le società pugliesi non hanno mai avuto buoni risultati fuori dai confini regionali, a parte qualche sporadico caso. Si vocifera da tempo di un centro di formazione accademico U16 in Puglia, spero che questo avvenga presto per il futuro del nostro rugby. Non siamo una Regione ricca, non siamo uno sport ricco e difficilmente le società pugliesi di rugby possono permettersi di prendere giocatori di livello superiore da fuori. Questo significa che bisogna puntare sulla formazione dei giocatori locali, fin da quando sono giovani. Per fare questo occorrono soprattutto tecnici che conoscono il rugby ad un livello superiore e che riescano a trasferire questo ai giovani rugbisti. Primeggiare in Italia per il momento è impossibile per la Puglia, ma quanto meno questa potrebbe essere la “ricetta” per colmare il gap che ha la Puglia nei confronti di altre regioni più blasonate come il Veneto, il Lazio, la Lombardia».

Un gran bel match in una domenica di rugby pugliese, speriamo che sia il preludio a delle spumeggianti partite di play-off. Il calendario vedrà altre sei partite.

Buon Rugby a tutti!

Fabio Manta