Rieti-Padua Ragusa, i siciliani preparano ricorso in appello dopo la decisione del giudice sportivo

Rieti-Padua Ragusa, i siciliani preparano ricorso in appello dopo la decisione del giudice sportivo

Il Padua Ragusa comunica di preparare ricorso in appello dopo  la delibera emessa ieri da parte del Giudice Sportivo riguardo il match Rieti-Padua Ragusa, disputato lo scorso 22 dicembre.

Di seguito il comunicato stampa del Padua Ragusa:

“Il Giudice Sportivo, sciolta la riserva di cui al Com. B/12/GS dell’8 e 9 Gennaio 2014, espletati gli opportuni accertamenti ed acquisita la precisazione del direttore di gara Sig. Giuseppe Campobasso inviata al GS Nazionale in data 14/1/2014 alle ore 22.02, con la quale lo stesso considera formalmente conclusa la gara nel momento in cui effettua il fischio per un passaggio in avanti al 40° del 2° tempo, ritenendo altresì ininfluente ai fini omologatori gli accadimenti verificatesi subito dopo, omologa la gara in oggetto con il risultato conseguito sul campo di 51 – 28 (mete 6 -3) in favore del R. Rieti e dispone l’aggiornamento della classifica del Girone 4 del Campionato serie B”.

Si chiude così una querelle iniziata domenica 22 dicembre, intorno alle 15:55, nel momento in cuiil signor Cambobasso sospendeva l’incontro di rugby che si stava disputando a Rieti e che vedeva impegnate la formazione locale e il Padua Rugby Ragusa per una “aggressione” nei suoi confronti da parte di un giocatore laziale, quando i ragusani erano a pochi centimetri dalla loro quarta meta.

La settimana scorsa lo stesso giudice sportivo aveva decretato la non omologazione del risultato e la squalifica del giocatore reatino Alfredo De Angelis a 6 mesi per “aggressione all’arbitro” e del suo compagno di squadra Enrico De Angelis a 7 settimane per “comportamento irriguardoso nei confronti dell’arbitro”.

In casi come questi, normalmente, si decreta la vittoria a tavolino per la squadra che non ha commesso l’illecito e, al contempo, comminando una penalizzazione di quattro punti all’altra.

Ieri, invece, il colpo di scena. Il giudice sportivo infatti ha comunicato che il signor Campobasso in data 15 gennaio ha presentato una sua dichiarazione nella quale racconta una nuova versione dei fatti.

Ne riportiamo uno stralcio: “ad integrazione al referto arbitrale del 22 dicembre 2013, facendo mente locale, dopo la difficile gestione della situazione venutasi a creare in campo il 22 dicembre 2013, posso confermare che il sig. Alfredo DE ANGELIS protestava platealmente la mia decisione forse fraintendendo il fischio udito, si agitava nei miei confronti indicando un compagno di squadra rimasto al suolo, ponendosi con aria minacciosa davanti a me, fronteggiandomi. […] il sig.

Enrico DE ANGELIS, protestava platealmente mettendosi di fronte alla mia persona, accerchiandomi, e mentre avevo il braccio sinistro alzato, mi tirava il lembo sinistro della maglia all’altezza del basso costato, per indicarmi il suo compagno rimasto a terra”.

Alla luce di questa nuova versione dei fatti, viene omologato il risultato maturato in campo e ad Alfredo De Angelis viene ridotta la squalifica da 6 mesi a 2 settimane, mentre resta immutata per Enrico De Angelis.

Questa la dichiarazione del team manager della squadra biancazzurra, Ciccio Schininà: «La cosa che mi sconcerta è la presa in giro: un’ora e quindici minuti dopo aver chiamato i Carabinieri, l’arbitro ha chiamato me e il nostro capitano per chiederci di “battere la punizione e giocare l’ultimo minuto di partita”. A questa richiesta noi abbiamo risposto che era assurdo convocarci dopo tutto quel tempo, dopo averci negato di poter giocare veloce la punizione che ci avrebbe potuto far segnare la quarta meta, ottenendo così almeno il punto di bonus. Inoltre qualche ora dopo avevamo un aereo da prendere, e non potevamo certo permetterci di perderlo: la nostra squadra è formata da ragazzi che l’indomani dovevano andare a lavorare. A quel punto il signor Campobasso ci ha detto di comprendere la situazione, scusandosi e giustificandosi: “È vero, avevo fischiato una punizione per voi, ma adesso vi sto dando la possibilità di giocarla”. I dirigenti del Rieti, invece, pur di far concludere regolarmente l’incontro, sono anche arrivati ad offrirci il pagamento del biglietto per il volo successivo, proposta che non abbiamo potuto accettare per i motivi prima esposti.

Leggendo il comunicato di ieri, sembra che tutto questo me lo sia sognato e che, addirittura, a commettere il fallo sia stato il Padua. Invito tutti a leggere i comunicati del giudice sportivo: siamo passati da un fallo fischiato al 39° ai danni del Rieti a un passaggio in avanti del Padua al 40°. Sconcertante!».

La dirigenza del Padua Rugby Ragusa ha annunciato che farà ricorso in appello.

Ufficio stampa Padua Rugby Ragusa