L’Italia lotta ma a spuntarla è Bara. Coach Rotilio:«Orgoglioso della prova dei ragazzi»
Sconfitta a testa alta per la Nazionale di rugby a 13 della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl) nell’amichevole internazionale disputata sabato a Leeds contro la British Asian Rugby Association (BARA) con quest’ultimi vittoriosi per 30-24.
Ma la sconfitta di Leeds non ha scalfito il giudizio positivo di coach Pierpaolo Rotilio, all’esordio ufficiale sulla panchina azzurra assieme all’altro neo tecnico Riccardo Marini:«Sono molto orgoglioso della prova di coraggio e di forza messa in mostra dai ragazzi. Siamo partiti davvero forte con una aggressività e una combattività entusiasmante, segnando tre bellissime mete e difendendo senza errori. Purtroppo nel secondo tempo le “tossine” del viaggio si sono fatte sentire e non siamo riusciti a mantenere un livello adeguato al primo, subendo il sorpasso negli ultimi minuti. Comunque la nostra prestazione e le qualità indiscusse dei nostri avversari, a cui faccio i miei complimenti, hanno generato una partita davvero entusiasmante e piacevole. Si sta delineando un gruppo eccezionale che formerà i presupposti per un nuovo ciclo d’oro della Nazionale Lirfl».
Il risultato del match che lascia l’amaro in bocca alla 26enne apertura Davide Gioè:«Un po’ di rammarico lo abbiamo ancora perché c’è stata la sensazione di poter riuscire a portare a casa la vittoria. A livello individuale l’Italia ha dimostrato di essere cresciuta molto, forse ci è mancata qualcosina come squadra, ma quello può dipendere anche dalla poca conoscenza che abbiamo l’uno dell’altro visto che il gruppo è stato molto rinnovato. Tra l’altro, ho visto i ragazzi di BARA molto più pronti rispetto allo scorso anno, evidentemente la sconfitta di Roma bruciava ancora e volevano fortemente riscattarsi». Per Gioè, comunque, la trasferta britannica va archiviata in modo positivo: «Sono stati tre giorni molto intensi a livello di gruppo, la Lirfl non ci ha fatto mancare nulla a livello organizzativo e per questo vorrei ringraziare tutto lo staff. E poi indossare la maglia azzurra e poter cantare l’inno in un test match internazionale regala sempre un’emozione speciale. Ora, però, archiviamo questa bellissima parentesi e ci tuffiamo nel campionato il cui inizio è ormai imminente».