La valanga All Blacks affonda l’Italia
Sconfitta senza appello per l’Italia, dominata in lungo e largo dagli All Blacks vittoriosi per 10-68.
Troppo la strapotere fisico e tecnico espresso dai campioni del mondo che incantano i tifosi venuti allo stadio Olimpico di Roma .
La valanga All Blacks si abbatte sull’Italia fin dalle prime fasi di gioco e già al terzo minuto il secondo centro Fekitoa punisce gli Azzurri. Cruden non sbaglia ed è 0-7. La reazione dell’Italia non si fa attendere e Padovani conquista una punizione che Canna realizza al dodicesimo. È il miglior momento per l’Italia che perde Ghirarldini per infortunio e dal quindicesimo la Nuova Zelanda prende in mano la partita, punisce gli Azzurri ad ogni minimo errore ed ogni volta che accelera il gioco sono dolori. Arrivano così ben quattro mete per gli All Blacks con Faumuina, Tuipulotu,Dagg e Crockett. Cruden è infallibile e la prima frazione si chiude sul 3-35.
La ripresa si apre con la meta del terzo centro Luatua al ’44 che palla in mano da centrocampo si invola in meta. Cruden, ancora una volta non sbaglia per il 3-42. L’Italia, frastornata prova una reazione di orgoglio, con carattere ma il possesso è sempre della Nuova Zelanda che domina in touche e al ’54 trova la meta prima con Fekitoa e poi con Dixon. Quest’ultima è la prima non trasformata da Cruden. Al minuto 66 sussulto Azzurro con Gori che intercetta l’ovale e lo passa a Boni che s’invola in meta. Allan trasforma e per l’Italia sono i primi punti della ripresa. Nel finale di gara cìè ancora il tempo per la meta di Ioane e Naholo trasformate da Sopoga per 10-68 finale che chiude la partita.
Per l’Italia un incontro da dimenticare in fretta.
ph. Andrea Scialpi-The Rugby Channel