La riflessione di coach Fedrigo: « Lasciare spazio ad una nuova mentalità per il bene di tutto il rugby pugliese». Intervista al coach della Svicat Lecce
In occasione del I memorial “Jole Perugini” disputato domenica scorsa a Melendugno, abbiamo chiesto al coach veneto della Svicat Lecce, Giacomo Fedrigo, un giudizio sul movimento pugliese e in particolare sulle tre compagini che possono ambire al salto di categoria: Bari, Monopoli e Trepuzzi, affrontate in amichevole nel corso della stagione.
«Difficile fare delle valutazioni perché le condizioni meteorologiche non hanno favorito il bel gioco» avverte il tecnico. «Ma è lodevole ciò che sta portando avanti coach Claudio Bianchini. Ho visto un Bari che ha voglia di giocare. I ragazzi fanno molto affidamento sulle loro capacità di gioco del pallone, producono una buona mole di gioco» ma individua una pecca nel reparto avanzato:«Devono senz’altro diventare più solidi in mischia. Tenendo conto della differenza di categoria, ieri hanno sofferto non poco il nostro pack». Mischia che è la peculiarità degli uomini allenati dal suo predecessore alla Svicat:«Ho notato subito il sapiente lavoro di Spampinato sul gioco a terra e sui punti d’incontro: il Monopoli è molto solido dal punto di vista fisico e non siamo riusciti a giocare nelle mischie come desideravamo. Hanno delle potenzialità enormi e, se seguiranno il loro esperto coach, potranno crescere bene». Il Trepuzzi, incontrato nelle amichevoli pre-campionato, è la squadra più equilibrata delle tre:«Abbiamo incontrato i giallorossi ad inizio stagione e, da allora, ho riscontrato una notevole crescita grazie alla preparazione fisica. Avevano un buonissimo giocatore Danilo Santillo, ora approdato in casa Svicat, e alcuni elementi in mischia interessanti che fanno la differenza» non mancano le parole di elogio per il loro tecnico «Alberto Follo è uno che sa il fatto suo, ha dato alla squadra e ai suoi giocatori una chiara idea di gioco. Nella seconda parte di stagione potrebbero pagare l’assenza di un regista in mediana».
Scaramanticamente non abbiamo azzardato pronostici sulle probabilità che hanno per il salto di categoria ma, piuttosto, coach Fedrigo ha puntato il dito sulla mancanza di comunicazione fra le varie squadre:«Ho la sensazione che ci siano tante società che lavorano per conto proprio, e questo è un grossissimo problema per la crescita del rugby. La guerra dei “poveri” è senz’altro deleteria. Dobbiamo lasciare spazio ad una nuova mentalità per il bene di tutto il rugby pugliese se vogliamo andare oltre la Serie C o, quando ci va bene, la Serie B. Puntare alla Serie A non deve essere il sogno di un visionario ma l’espressione di un movimento!»
Fabio Manta