Festa per l’Italia del rugby a 13: battuti i BARA

Festa per l’Italia del rugby a 13: battuti i BARA

La Nazionale di rugby a 13 che fa capo alla Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl), ha battuto domenica a Campi Bisenzio la selezione dei BARA (British Asian Rugby Association) al termine di una partita molto combattuta che ha appassionato i tanti spettatori presenti sulle tribune dello stadio in località San Donnino.

Gli azzurri del rugby league, che avevano un bilancio in parità con i BARA (una vittoria a testa nei due precedenti), l’hanno spuntata col punteggio di 22-16 esprimendo un buon gioco e tanto carattere e sicuramente soddisfacendo i due commissari tecnici Pierpaolo Rotilio e Riccardo Marini.

“Man of the match” dell’incontro è stato indicato il capitano azzurro Giacomo Franzoni, autore di due delle tre mete italiane:«E’ stato un incontro estremamente duro – commenta il centro classe 1990 – BARA ha iniziato la partita in modo aggressivo e molto tosto tanto che abbiamo anche riportato un paio di infortuni che potevano condizionarci. All’intervallo eravamo sotto, ma l’Italia ci ha sempre creduto e alla lunga ha fatto sua la partita con pieno merito. E’ stata una bellissima festa del rugby a 13 e abbiamo giocato il match in una splendida cornice di pubblico».

Il gruppo azzurro, così come l’intero movimento targato Lirfl, sta crescendo a vista d’occhio e continua a proporre nel giro della Nazionale anche nomi nuovi. «Indubbiamente il riconoscimento ufficiale della Federazione Italiana Rugby ha dato un impulso forte. A livello tecnico, la squadra sta amalgamandosi e inizia a entrare nei sistemi di gioco voluti da Rotilio e Marini. I “nuovi arrivati” nel gruppo si sono inseriti bene e tutti nel match coi BARA hanno dato il loro contributo». Però il capitano ha fornito una prestazione superba, mettendo la propria firma sulla vittoria. «Non mi sento una colonna, anche se ormai sono nel gruppo azzurro da un po’ e ci tengo tantissimo a rimanerci. So che la Lirfl sta cercando di organizzare nuovi test match internazionali e il sottoscritto ha tutte le intenzioni di essere ancora presente» conclude Franzoni.