Cus Torino, Luca Bestetti: “A Genova la mishia ha funzionato benissimo”
Luca Bestetti commenta il successo del Cus Torino a Genova, prima del weekend di pausa. Domenica all’Albonico, intanto, occhi puntati sull’under 18 e sull’under 16 Elite.
Il Cus Ad Maiora Rugby 1951 può godersi il bel successo sul Cus Genova, che ha interrotto un’imbattibilità casalinga dei liguri che durava dall’ultima giornata del campionato 2010-2011 (sconfitta contro il Sondrio), ovvero dal maggio di due anni fa. I ragazzi di coach Regan Sue con le ultime due vittorie con bonus sono risaliti al terzo posto con 19 punti, a cinque lunghezze dalla coppia formata da Gran Sasso e Valsugana e in coabitazione con i Rangers Vicenza, che hanno però disputato una partita in meno. Dopo il weekend di pausa del campionato, domenica 1 dicembre gli universitari ospiteranno all’Albonico proprio i veneti, in una sfida di richiamo assoluto.
«A Genova – ricorda Luca Bestetti, che per gran parte dell’incontro ha sostituito Thomsen nel ruolo di apertura, – la mischia ha funzionato benissimo e ha sempre guadagnato metri. Allo Stadio Carlini il vento è sempre forte e abbiamo scelto di giocare il primo tempo contro vento e magari di soffrire un po’, per poi essere avvantaggiati nel secondo, in cui avremmo potuto sfruttare la buona condizione fisica».
«In occasione della prima ho fatto un “buco” e ho poi passato all’esterno a Monfrino, che è andato a schiacciare. L’azione della seconda è scattata da una mia punizione, che ha colpito prima il palo e poi la traversa. Non mi era mai accaduta una cosa del genere. Il CUS Genova ha reagito con due mete, ma siamo tornati avanti con un bello sfondamento di Ursache. Nel secondo tempo abbiamo controllato bene la situazione e siamo andati ancora in meta per il bonus. Per quanto mi riguarda come apertura mi sono trovato bene, anche se non è il mio ruolo naturale. Ho cercato di giocare un po’ come sempre, attaccando lo spazio. Ho sbagliato talvolta il piazzamento in difesa e qualche calcio di spostamento. In avanti sono andato in percussione e poi invece di fare le mete ho cercato di farle fare ai compagni».
Il turno di stop sarà utile per recuperare gli infortunati e allentare un po’ i ritmi, dopo molte settimane di duro lavoro.