Cresce l’attesa e l’entusiasmo intorno al CUS Foggia di coach Follo
Il CUS Foggia Rugby si presenta al via di questo Campionato di Serie C1 con una novità pesante in panchina: sarà coach Alberto Follo a guidare l’unica compagine universitaria rimasta in Puglia. Giovanni Calabrese, dirigente del CUS Foggia, ci svela gli obiettivi, i programmi e le aspettative della compagine rossonera.
Un settore giovanile in forte crescita e un tecnico di spessore in panchina, dove vuole arrivare il CUS Foggia in questa stagione?
Tutte le novità rientrano in uno spirito di innovazione che il Consiglio Direttivo del CUS Foggia, insediatosi lo scorso febbraio, vuole portare avanti per la prossima stagione agonistica. Infatti, all’avvio delle attività dopo il rientro estivo, non solo il Rugby ma un po’ tutti i corsi e le sezioni sportive sono stati oggetto di rivisitazione rispetto all’organizzazione del passato. In particolare, per quanto riguarda il Rugby, gli obiettivi che ci siamo posti sono:
-aumento dell’attività giovanile e scolastica;
-aumento del numero di tecnici, tesserati CUS, che possano far fronte alle esigenze che sicuramente si presenteranno;
-diffusione in città, e non solo, dei principi e dei valori del gioco del Rugby;
-qualificazione alla seconda fase del campionato di serie C1 per la I squadra;
-maggiore sinergia tra la I squadra e le compagini giovanili.
Perché avete voluto Alberto Follo sulla vostra panchina?
Il CUS Foggia conosce già l’operato del tecnico Follo dato che c’è già stata, in passato, una collaborazione. Negli ultimi anni Follo ha acquisito maggiore esperienza e competenza presso le prestigiose società con cui ha collaborato e abbiamo valutato che il suo supporto sarebbe stato di sicuro aiuto al raggiungimento degli obiettivi prefissati.
Oltre al nuovo tecnico, quali altre novità porterete in campo?
Follo, che ricoprirà anche il ruolo di responsabile tecnico, sarà coadiuvato da due tecnici nella gestione del settore giovanile, cosa che non accadeva in passato. Inoltre nei prossimi mesi ci saranno novità riguardanti il campo di gioco, che sarà più idoneo a rispondere alle esigenze di chi lo utilizza e, infine, ci sarà una dirigenza più attenta alle necessità della squadra. Tutto questo ha portato grande entusiasmo nei nostri ragazzi e proprio questo clima positivo e propositivo possa rappresentare una marcia in più per la nuova stagione.
A differenza di molte altre realtà pugliesi avete una struttura dove svolgere le vostre attività, quanto incide questo sulla vostra crescita?
E’ giusto dire che la gestione dell’impianto risulta piuttosto onerosa sotto tutti i punti di vista e in più il CUS Foggia è chiamato a gestire ed organizzare tante altre discipline sportive. La struttura non è ancora in grado di esprimere tutte le proprie potenzialità e di rispondere alle varie esigenze. Manca l’illuminazione del campo di gioco, il cui terreno deve essere migliorato, e gli spogliatoi devono essere potenziati. Ma avere un impianto in proprio sicuramente aiuta a fare una programmazione pluriennale delle attività.
Il San Severo iscritto nel Campionato di Serie C2 e tante piccole realtà, maschili e femminili, che in provincia cercano spazio. Come vivete questo fermento?
Il fermento della nostra provincia sicuramente aiuterà anche il CUS Foggia a crescere, dato che non c’è alcune preclusione, da parte nostra, a collaborazioni con le società che abbiano come unico interesse la diffusione dei principi e dei valori dello sport e in particolare quelli del gioco del Rugby. E infatti ci sono già stati incontri e scambi di sinergie con alcune di queste realtà della provincia. Inoltre la presenza di società vicine territorialmente ed impegnate, come noi, nelle attività giovanili aiuterà i nostri ragazzi a giocare e a divertirsi senza doversi accollare lunghe e faticose trasferte. In questo quadro di grande entusiasmo non manca il supporto della Federazione che, attraverso il Settore Tecnico Regionale e il Comitato Provinciale, segue con grande impegno tutte le realtà che stanno emergendo nella nostra provincia.