Colleferro, coach Granatelli pensa già al Paganica: «Avversario dinamico»
Il Colleferro si lecca le ferite dopo la sconfitta per 43-10 subita a Messina. Un match che secondo il coach (nonché direttore del rugby del club rossonero) Giampietro Granatelli è stato sicuramente condizionato dalle troppe assenze in casa colleferrina: «Al di là delle difficoltà logistiche, siamo andati in Sicilia con una formazione ampiamente rimaneggiata e imbottita ancor più di giovani rispetto al già “verde” organico a nostra disposizione. Ma i ragazzi hanno fatto comunque una discreta prestazione: di fronte c’era un avversario che puntava tantissimo a riscattarsi dopo la sconfitta pesante di Civitavecchia e giocando in casa ha dato tutto. Noi siamo stati anche in partita fino a un certo punto, poi una meta subita ci ha condizionato mentalmente e a quel punto la gara è praticamente finita».
Le note positive arrivano proprio da tre giovanissimi. «Hanno fatto l’esordio assoluto in serie B sia Marino che Gabrielli e pure Calabrò. Siamo felici di poter lanciare ragazzi cresciuti nel vivaio del Colleferro» rimarca Granatelli che poi getta lo sguardo avanti, vale a dire al match interno di domenica contro il Paganica. «Sicuramente recupereremo qualche giocatore che è stato indisponibile nella trasferta di Messina – spiega il coach rossonero – Di fronte avremo un avversario dinamico, con un organico giovane, ma certamente più esperto del nostro per la categoria. Una squadra che si esprime bene soprattutto in casa e che comunque gioca un rugby di ritmo, ma noi siamo pronti a fare un buon match e a cercare di migliorare ancora la nostra classifica».
Che, comunque, secondo Granatelli è in linea con le aspettative. «Abbiamo sempre detto che l’obiettivo primario di questa stagione era quello di far crescere i nostri ragazzi. Ovviamente vogliamo mantenere la categoria e sono fiducioso che la squadra possa ottenere questo traguardo. Magari nel corso del tempo potremo anche puntellare la rosa, ma al momento sono molto contento di come si stanno impegnando i ragazzi nel quotidiano».