Capitan Parisse:«Inghilterra con più qualità rispetto ai transalpini»
In casa Italia, alla vigilia della sfida contro l’Inghilterra per seconda giornata del 6Nazioni, capitan Sergio Parisse sprona gli Azzurri a confermare l’ottima prestazione di sette giorni fa contro i transalpini: «Vogliamo interrompere un po’ il trend che ci vede alternare belle partite e partite molto meno positive. Da parte nostra c’è tutta la volontà di fare una bella partita e combattere su ogni pallone per tutti gli ottanta minuti. Cercheremo di non ripetere gli errori fatti contro la Francia, nonostante l’Inghilterra abbia più qualità dei transalpini. Contro l’Inghilterra dovremmo curare molto il loro gioco al piede perché Ford e Farrell sono molto abili a sfruttare questa variabile tattica che i Francesi hanno usato di meno per dimostrare di essere bravi con il gioco alla mano. Non entro in polemiche arbitrali perché non è lo stile di questo sport né tanto meno il mio. Sono convinto che gli arbitri dirigano la gara in buona fede e vadano sempre rispettati. Stesso discorso per i paragoni con il calcio: aver riempito l’Olimpico ci rende orgogliosi di quanto fatto finora, è bello che la gente ci venga a vedere pur non essendo una delle nazionali più vincenti all’interno dello sport italiano. Per quanto riguarda le polemiche o i complimenti che mi sono arrivati in questa settimana, devo dire che non mi faccio condizionare molto. Sono molto esigente con me stesso, ma non mi servono stimoli dagli altri. Jones è un grande e le sue parole fanno piacere ma ripeto, tutta la squadra è concentrata sulla partita. Il confronto con Vunipola? Lui è un grande numero 8 ma ogni partita vede di fronte avversari di grande livello. Per quanto riguarda la questione drop, questa settimana mi sono allenato come al solito su tutte le skill, soprattutto passaggi e prese al volo, non sono di certo io a dover spiegare come funziona questo fondamentale».
Giampiero De Carli, coach degli avanti Azzurri, parla dell’Inghilterra e della sua forza nelle rimesse laterali: «L’Inghilterra è una nazionale molto forte. È molto più difficile individuare i punti deboli di quelli forti. Sono molti bravi in rimessa laterale e noi abbiamo lavorato tantissimo per poterli contrastare e per metterli il più possibile in difficoltà».
Giuseppe Prontera