Andrea Masi annuncia il ritiro

Andrea Masi annuncia il ritiro

Andrea Masi, uno dei grandissimi del rugby italiano a trentacinque anni annuncia il ritiro dal rugby. Tra i più forti trequarti espressi dal rugby Azzurro, in carriera vanta novantacinque caps in Nazionale, quattro World Cup alle spalle e dodici 6Nazioni disputati. Eletto proprio in quest’ultima competizione come miglior giocatore nel 2011.

Aquilano, cresciuto nella squadra della sua città, dopo sei stagioni si trasferisce al Viadana prima di emigrare all’estero prima Biarritz e poi al Racing92. Nel 2011 torna in Italia per vestire la maglia degli Aironi ma vi rimane una sola stagione e si trasferisce in Inghilterra alla corte degli Wasp con cui gioca quattro stagioni.

Su indicazione di medici specializzati, Masi è stato costretto al ritiro immediato dal rugby professionistico:«l rugby è stato al centro della mia vita negli ultimi vent’anni e non è semplice chiudere un capitolo tanto importante. Ma sono consapevole che questa sia, oggi, l’unica scelta percorribile. Purtroppo il tendine non è guarito come ci aspettavamo, e dopo una prima fase del percorso di recupero piuttosto confortante, è divenuto chiaro che non sarebbe stato possibile riprendere a giocare. E’ un momento difficile, ma lo affronto con la serenità e la consapevolezza di chi ha fatto tutto quanto era possibile per rientrare. Ho dato molto al rugby ed il rugby mi ha dato almeno altrettanto: guardo alle sfide che mi aspettano con curiosità ed entusiasmo. Voglio ringraziare Dai Young e tutti gli Wasps per avermi accolto nella loro famiglia quattro anni fa, per aver creduto in me e per essermi stati a fianco in questi ultimi, difficili dieci mesi: non lo dimenticherò mai. Lascio un grande Club, in ottima salute, e so che potrò sentirmi sempre parte di questa famiglia. Questo gruppo saprà regalare tante soddisfazioni ai nostri tifosi, negli anni a venire, ed auguro a tutti i miei compagni ed allo staff i successi che meritano. Alla Nazionale, ai Commissari Tecnici che negli anni mi hanno dato la loro fiducia permettendomi di rappresentare il mio Paese, di giocare il 6 Nazioni, di prendere parte a quattro Mondiali, non posso che dire grazie dal più profondo del cuore. E’ stata una straordinaria avventura, un eccezionale privilegio. L’esordio nella mia L’Aquila, al pari delle vittorie sulla Francia nel 6 Nazioni, resteranno nel mio cuore e saranno sempre momenti meravigliosi da ricordare negli anni a venire. A Sergio, Ugo ed a tutti i ragazzi faccio il più grande degli in bocca al lupo e non ho dubbi che, con un tecnico di alto livello come Conor O’Shea, che ho avuto modo di apprezzare alla guida degli Harlequins, il grande potenziale di questo gruppo saprà esprimersi al meglio».