Amatori Catania Ladies: passione, determinazione e impegno sociale
Con la compagine dell’Amatori Catania Ladies, detentrici del titolo regionale di rugby a 7, iniziamo una panoramica sul rugby femminile siciliano.
Le Ladies dell’Amatori Catania è un team nato lo scorso anno, ma fin da subito mostra di avere i numeri giusti per ottenere in breve tempo degli ottimi risultati.
Lo staff, snello ed efficace è composto dagli allenatori Mario “King” Finocchiaro, mitico trequarti dell’Amatori Catania e Max Vinti, tante presenze nella massima serie con Zagara e Amatori. Ma non solo: l’amministratore delegato è l’avvocato Riccardo Stazzone mentre nel ruolo di team manager figura Eugenia Indaco. Capitano della compagine, Deborah Di Pietro, veterana del rugby siciliano nonostante la giovane età con migliaia di chilometri macinati in tutta Italia pur di giocare a rugby, vista l’assenza negli ultimi anni di un campionato regionale.
Coach Mario Finocchiaro, una squadra al secondo anno di attività ma già molto competitiva?
Questo è il secondo anno che le Ladies si confrontano con il mondo del rugby. Devo dire che, allenamento dopo allenamento, crescono sempre di più e la passione aumenta. Lo scorso anno, all’esordio, abbiamo vinto il titolo regionale e abbiamo provato a contrastare le formazioni nazionali, ma non eravamo ancora attrezzati per riuscire nell’impresa, alla quale, tuttavia, puntiamo quest’anno.
Max Vinti, come avviene il reclutamento?
Il reclutamento e’ spontaneo…pensate che quest’ anno abbiamo raddoppiato i numeri dello scorso anno. Noi ci alleniamo al “Benito Paolone” tre volte la settimana e le porte sono assolutamente aperte a chi volesse provare la passione del rugby basta venire al campo per essere accolta nella grande famiglia dell’Amatori Catania Ladies. Questo sport si deve amare e devo dire che le donne dimostrano maggiore sacrificio, applicazione, forza rispetto agli uomini. Ad oggi contiamo su un gruppo forte, con dieci nuovi innesti rispetto alla passata stagione. Un reclutamento come dicevo spontaneo, basato sul passa parola prevalentemente, che ha consegnato tante nuove giocatrici.
Il rugby femminile ha sempre trovato tanti ostacoli logistici, come siete riusciti a superarli?
Siamo felici di aver trovato l’appoggio totale di una società gloriosa e storica come l’Amatori Catania, grazie soprattutto alla testardaggine dell’amministratore delegato Stazzone. La società ci mette nelle migliori condizioni per sfruttare al meglio il nostro movimento. I sacrifici sono tanti, visto anche il momento storico di crisi economica che vive il rugby, ma questo ci tiene più uniti e abbiamo la fortuna di lavorare con ragazze splendide che danno tutto sia in allenamento sia in campo. Inoltre,da quest’anno nello staff, abbiamo reclutato Eugenia Indaco come team manager. Lei e’ anche una giocatrice, ma sta facendo un lavoro straordinario grazie all’appoggio della società e dell’Ad Stazzone. Dobbiamo far conoscere il movimento femminile e per farlo, le nostre ragazze quest’anno si sono inventate il calendario tra sport e femminilità. Un lavoro straordinario della Indaco e delle ragazze che sono state immortalate dalla nostra fotografa Maria Grazia Schiros. Un’iniziativa non solo mediatica, ma anche di impatto sociale: il calendario, infatti, e’ stato realizzato grazie alla volontà dell’Amatori e al patrocinio dell’associazione italiana Endometriosi, unendo cosi sport e ricerca per un problema prettamente femminile ancora poco conosciuto. Chi volesse contribuire alla ricerca acquistandolo puo’ farlo attraverso la nostra pagina Facebook o venire al campo “Benito Paolone” durante le partite casalinghe.
Ripetersi in campo e’ sempre piu’ difficile. Com’è iniziata la seconda stagione?
E’ vero, quando hai ottenuto dei risultati ad ogni partita ti ritrovi avversari piu’ agguerriti di prima. Quest’anno siamo partiti bene, ma non benissimo come lo scorso anno, anche se solo per una volta abbiamo subito una sconfitta. Ma abbiamo reagito da grande squadra: da quel momento in poi solo vittorie sonanti, battendo tutte le avversarie del nostro raggruppamento. Quello che sorprende positivamente è il buon rugby che abbiamo espresso e la facilità assoluta con cui abbiamo centrato i risultati, segno che le ragazze stanno recependo velocemente i concetti sia tecnici che tattici. Questo ci fa ben sperare per gli impegni futuri, sia a livello regionale che nazionale.
Umberto Bonaccorsi-Ph.Mariagrazia Schiros