Al Benetton il derby contro le Zebre
La stagione di Benetton e Zebre si chiude con il derby italiano, sotto il diluvio del Landranchi di Parma. Le due squadre, appaiate all’ultimo posto in classifica, si giocano l’accesso alla prossima Champions Cup, ma anche per evitare un’ultima posizione che, in ogni caso, verrà occupata da un’Italiana. Dirige l’incontro, il Signor Marius Mitrea.
Inizio del match leggermente favorevole agli ospiti che mettono in difficoltà le Zebre grazie al piede di McKinley e l’avanti di Carlo Canna nella propria area di meta è l’emblema di questa difficoltà. La pressione dei veneti porta alla meta di Fuser in pick and go, trasformata da McKinley al 9′. Le Zebre accorciano con Canna dalla piazzola al 17′. 4 minuti più tardi il calcio dello stesso canna rimbalza sul palo prima di finire oltre l’area di meta. Partita molto spezzettata, con diverse irregolarità ed errori tecnici da una parte e dall’altra. Al 35′ McKinley porta il risultato sul 3-10 con un penalty da posizione centrale. Al 38′ arriva il giallo all’indirizzo di Fuser per un in avanti volontario. A fine primo tempo le zebre guadagnano un altro calcio di punizione da touche, ma Canna non centra i pali. Si va al riposo sul 3-10.
Le Zebre tornano in campo con la seconda divisa, quella gialloblù. I primi 15 minuti del secondo tempo seguono uno spartito ben preciso. Da una parte l’indisciplina e gli errori delle Zebre, dall’altra la precisione del piede di Ian McKinley. Il 10 della Benetton va a segno al 43′, al 49′ e al 54′, per un parziale di 3-19. I padroni di casa sembrano incapaci di reagire, anche a causa delle difficoltà della mischia chiusa. Al 74′ arriva il secondo giallo del match per i veneti, ad indirizzo del numero 18 Tiziano Pasquali, appena entrato al posto di un ottimo Ferrari. Non cambia il risultato fino alla fine.
Vittoria fondamentale per il Treviso che conquista l’accesso alla prossima Champions Cup e supera, il Newport, battuto da Cardiff. Zebre, di fatto, mai pericolose e sempre in sofferenza sia in touche sia al contatto nell’uno contro uno. Moltissimi falli e molti errori individuali. Benetton cinica, ordinata e aggressiva.
Giuseppe Prontera