Sicilia, i bilanci di (quasi) fine stagione
E’ tempo di bilanci in terra siciliana, con tutti i campionati, giovanili e seniores, giunti alla fine della corsa, i cui risultati (dicono in tanti) avranno un grosso peso nel determinare i nuovi schieramenti per le prossime elezioni del Comitato siciliano. Qui proveremo a dare un quadro completo, ma asettico, della situazione, senza entrare in valutazioni personali sui verdetti appena espressi dal campo.
Partiamo dalla serie B: tre le siciliane ai nastri di partenza, Amatori Catania, Amatori Messina e Cus Catania. La prima si presentava ai nastri di partenza con l’obiettivo dichiarato della promozione in serie A; piu’ soft la posizione delle altre due : i messinesi avevano messo in atto una campagna acquisti importante, che faceva intravedere quali fossero le reali intenzioni, ma non si sbilanciavano piu’ di tanto. Il Cus Catania, dal canto suo, da neo promossa, si proponeva una salvezza anticipata con l’accesso alla poule promozione.
Alla fine della corsa, purtroppo, la realta’ dei fatti ha detto altro: i catanesi, teoricamente in corsa sino alla penultima giornata, devono cedere il passo alle piu’ esperte compagini di Benevento (promossai serie A) e Civitavecchia, che ottiene la seconda posizione, e deve accontentarsi di essere la prima delle siciliane, come dichiarato in svariate interviste televisive dal team manager Vinti.
L’Amatori Messina disputa una buona poule promozione, senza mai essere veramente in corsa per la serie A, mentre il Cus Catania deve salutare la serie B, immeritatamente, dopo solo un anno di permanenza, anche se lo fa combattendo sino alla fine, mostrando un gioco e un organico che fanno ben sperare in un rapido ritorno nella serie superirore.
In serie C1 Nissa e Padua erano le due squadre che avevano come unico e solo obiettivo l’accesso alla poule promozione e conseguente salto di categoria. E durante tutte due le fasi del campionato entrambe le compagini si sono contese la testa della classifica: il derby di ritorno consacrava la Nissa come prima delle classe, pur lasciando in corsa il Padua, che aveva un calendario piu’ favorevole. Tuttavia il Napoli si rivelava un osso troppo duro per entrambe e, alla fine dei giochi, si aggiudicava la prima piazza che vale la serie cadetta, seguita dal Padua al secondo posto, che potrebbe sperare in qualche ripescaggio, e dalla Nissa al terzo posto, che non premia gli sforzi della famiglia Lo Celso per allestire, per l’ennesimo anno, una invincibile armata.
Dalla C1 fanno un passo indietro Audax, Briganti e, a quanto pare, a seguito della retrocessione del Cus Catania e della mancata promozione di una tra Nissa e Padua, anche la Syrako, a meno di cambiamenti nella struttura futura dei campionati. Le squadre di punta della C2, Cavalieri Messina e Palermo, si sono rivelate davvero di serie superiore e il prossimo campionato di C1 si presenta di alto livello e pieno di incertezze sull’esito finale.
Passando al settore giovanile, segnaliamo l’ennesimo ottimo campionato dell’under 18 del Cus Catania nel girone elite, segno di un ottimo lavoro e di una pianificazione costante e capillare. La squadra raccoglie i frutti di un settore giovanile che da anni si colloca su livelli di eccellenza. Buono anche il Campionato dell’under 16 della Logaritmo nel girone elite.
Per quanto riguarda i gironi regionali la situazione e’ la seguente: in under 18 prosegue la corsa della Logaritmo alla conquista del girone elite nel prossimo campionato. Si ferma ai quarti di finale quella della Triskele, che dopo un percorso netto nel girone di qualificazione, trova il primo stop proprio nella finale regionale, nel doppio confronto con la Logaritmo, circostanza che l’ha costretta alla sfida secca con i pari eta’ del Villa Pamphili in terra romana e alla conseguente eliminazione. Comunque un buon risultato per la franchigia, che quest’anno giocava in delega per l’Amatori Messina, che si propone di migliorare il prossimo anno, col salto di categoria.
Umberto Bonaccorsi