Nissa Rugby:assalto alla Serie B
Questa settimana la protagonista della nostra rubrica è la Nissa Rugby del presidente Lo Celso, che nel ruolo di protagonista si trova perfettamente a suo agio, avendo disputato una prima fase di campionato praticamente perfetta. Ne parliamo con Salvo Garozzo, al suo esordio come coach, ma con un curriculum da giocatore di altissimo livello, con tante presenze in Nazionale e con la Benetton Treviso e 5 scudetti e 2 Coppe Italia nella sua personale bacheca.
E’ questo l’anno della svolta?
Io non amo nascondermi dietro un dito: una squadra come la Nissa rugby, col parco giocatori che ha, ricco di atleti di serie superiore, sicuramente ha il dovere di mirare alla serie B. Una serie B che nel corso degli anni precedenti è sfuggita per un soffio, nonostante l’organico fosse di altissimo livello.
Un programma ambizioso al primo anno in panchina
Ti dico la verità : quello che mi ha fatto davvero prendere la decisione di accettare la proposta di guidare la Nissa è stato ciò che è emerso dal dialogo con la famiglia Lo Celso. Mi hanno parlato di rinnovamento, disciplina, attitudine, mentalità. Questo, ancor prima della serie B. E io mi rispecchio molto in questi obiettivi che secondo me sono la base di una squadra che punti al vertice. Ad oggi posso dire che, anche se è molto dura, qualche piccolo cambiamento c’è stato.
Anche quest’anno ci sono stati arrivi importanti e qualche partenza: che effetto hanno avuto sull’assetto della squadra.
I nuovi arrivi sono giocatori da me fortemente voluti per completare l’organico. Ovviamente ciò ha comportato un lavoro mirato a far rendere al meglio i nuovi, per integrarli col nucleo storico della squadra. Sul piano tecnico sto lavorando per cercare di alzare il livello della nostra squadra, in funzione di un gioco più evoluto. Purtroppo abbiamo avuto alcuni problemi iniziali, tra squalificati infortunati e partenze lavorative, che hanno rallentato questo lavoro .
Prima fase praticamente perfetta, la pool promozione inizia con una sconfitta di misura a Ragusa
Il nostro non è un girone per nulla scontato e dopo la prima giornata una cosa è emersa: le sei squadre sono tutte attrezzate per la vittoria finale. E non lo dico né per scaramanzia ne’ farmi bello, ma semplicemente analizzando i distacchi dei risultati delle partite appare chiaro un equilibrio sostanziale fra le pretendenti alla promozione.
Alla prima giornata non siamo partiti come ci aspettavamo e speravamo. Ma una sconfitta può essere utile per crescere e migliorare; così dopo un primo momento di scoramento durante la prima settimana, siamo ripartiti proprio da lì, da questa sconfitta. Analizzando il video abbiamo capito che se giocando così male perdiamo di un punto con una squadra che viene dalla B, il nostro obiettivo è realizzabile, anche più di prima. Per il futuro non stiamo ancora pianificando nulla, perché, volenti o nolenti, sono i risultati a parlare: a fine campionato tireremo le somme e pianificheremo il futuro. Quello che però posso assicurare è che il rinnovamento societario è già iniziato.
Parliamo del settore giovanile
Proprio nel settore giovanile la società sta cercando di lavorare il più possibile, perchè ha capito che è il punto nevralgico di una squadra che voglia crescere. Ma come ben sai è anche la sfida più difficile. Quando parlo di rinnovamento, attitudine e mentalità la prima cosa che ti viene da pensare sono sicuramente i giovani. Dalla Triskele, in ottica prima squadra potrebbero arrivare tre ragazzi da inserire. E, avendo tutte le giovanili di categoria, il sogno di una società che ha solo otto anni di vita è quello di inserire quanti più ragazzi possibile in un prossimo futuro. La nostra attivita’ parte dall’under 10 fino ad arrivare alla prima squadra.
Mi piace sottolineare, inoltre, che nella scorsa stagione la Nissa rugby ha portato a Ragusa alla Giornata delle Scuole ben 6 squadre Under 12 , un centinaio di piccoli futuri giocatori.
Purtroppo paghiamo lo scotto di non essere una citta’ universitaria, circostanza che determina annualmente una costante emorragia di giovani: basti pensare che solo in questa stagione la Nissa ha effettuato ben 10 trasferimenti di giocatori uscenti dall’ Under 18 in favore di club come Cus Torino, Amatori Milano e Primavera Roma. Per ovviare a tale problema stiamo lavorando in maniera piu’ massiccia sui più piccoli, per allargare la base al massimo e poter godere di alcuni frutti del settore giovanile.
Umberto Bonaccorsi-ph.Mariagrazia Schiros