Fratelli Rubio insieme per il primo club seven d’Italia: Roma 7s Hills
Con la fondazione del club “Roma 7s Hills” il rugby seven sboccia in Italia. Tra i promotori dell’iniziativa presentata questa mattina a Roma, davanti al presidente del Coni Giovanni Malagò e al responsabile della Federazione Italiana Rugby per il seven, Orazio Arancio, i fratelli Rubio: Giulio, atleta della Nazionale italiana seven e Chef Rubio.
Supporter e testimonial del Roma 7s Hills, inizia una nuova sfida?
Chef Rubio:«Non è una vera e propria nuova sfida, voglio aiutare a far crescere i ragazzi e la squadra, dando loro la possibilità di dare visibilità alle loro iniziative. Siamo giunti a questa presentazione dopo varie peripezie e superando l’ostracismo da parte di alcuni, vorrei che il Seven e i ragazzi del Roma 7s Hills possano crescere e far conoscere il vero spirito del Rugby Seven».
Del rugby se ne parla poco, del seven quasi zero. Da personaggio pubblico il tuo compito è aiutare a diffondere il più possibile il seven?
Chef Rubio:«Il Seven è uno sport che racchiude educazione e valori del rugby a XV e nello stesso tempo li esalta. Questo sport ha caratteristiche uniche: è dinamico, veloce, divertente dentro e fuori dal campo. Il mio compito lo decideranno i ragazzi della squadra, io mi metterò a disposizione come cuoco ufficiale, come promotore di iniziative o come finanziatore se vorranno affinchè si parli e si sviluppi questa disciplina».
Come può un club che non disputa campionati o tornei ufficiali crescere, sportivamente parlando?
Giulio:«Se parliamo di Rugby a XV, l’unico modo per dare l’avvio ad una attività di Club è il Seven. Iniziare un’attività è difficile, il numero esiguo di giocatori presenti nel Rugby Seven è un ottimo punto di partenza per una squadra che vuole crescere ed organizzarsi. Certo è che, in Italia, molte società sono riluttanti verso questa disciplina. Noi, come Roma 7s Hills, vogliamo collaborare con le squadre del territorio ed il nostro, a differenza di altri, è un Club esclusivamente votato al Seven nel quale sono presenti i giocatori convocati nella Nazionale di categoria. Il nostro è un percorso di crescita e promozione di questa disciplina: ci alleniamo una volta a settimana grazie alla disponibilità di strutture di squadre amiche e parteciperemo a Tornei di Rugby Seven in tutti i periodi dell’anno. Molte realtà del panorama internazionale ci hanno contattato ed hanno dato il loro supporto a questa iniziativa, supporto che ci verrà dato anche da Chef Rubio, mio fratello, in qualità di testimonial ufficiale… ce lo porteremo in giro, bisogna pur mangiare bene!».
Che ne pensi di regola che penalizzi con punti in classifica in campionato, chi non partecipa a tornei seven, così come avviene con l’obbligatorietà per le giovanili.
Giulio:«Sarebbe un’idea fantastica ma da noi è ancora utopia. Aiuterebbe a creare quel movimento di cui necessita il Rugby Seven per crescere: ci metterei la firma!».
A rugby a XV chi è più forte dei fratelli Rubini? A Seven? A beach?
Giulio:«Io! E lo Chef lo può solo confermare. Posso solo dargli l’onore di cedere sul Beach visto che è campione d’Italia per 5 volte, ma a Seven e XV son più bravo io».
Chef Rubio:«Senza ombra di dubbio il più forte a XV è Giulio. Ha giocato in nazionale maggiore ed è atleticamente e fisicamente preparato anche per il Seven dato che è sempre tra i selezionati di Andy Wilk. A Beach Rugby invece… io! Non per vantarmi ma ho vinto 5 titoli italiani con i Pessimi».