Panthers senza casa, il presidente Cellamare:«A Modugno non esiste alcuna alternativa»
I Panthers di Modugno sono l’unica realtà rugbistica pugliese ad avere sia una compagine maschile che una femminile. Un numero sempre crescendo di atleti per una squadra nata da soli quattro anni, eppure, proprio a Modugno, per la formazione maschile, non c’è la possibilità di giocare le partite in casa. Un problema che con l’inizio del campionato è esploso, costringendo la società a trovare soluzioni di ripiego domenica dopo domenica, come per questo turno di campionato che vedrà le pantere giocare a Bitonto. Una situazione delicata come afferma il presidente Mirko Cellamare attraverso un comunicato che riportiamo di seguito:
Il 12 ottobre 2015 questa Associazione ha festeggiato il 4° compleanno di attività sul territorio Modugnese.
Quattro anni difficili, dove promuovere uno Sport alternativo è sempre un impresa, se al femminile ancor più impegnativo, in un contesto socio/politico davvero chiuso.
Ma con grande orgoglio, definisco la tenacia dei ragazzi e ragazze del Team Panthers Rugby, un grande evento socio-culturale.
E’ chiaro che ogni realtà sia sommersa di problematiche e muri di gomma, ma la socialità e comunicazione sono elementi fondamentali nella crescita civile.
Ad oggi la Nostra realtà è diventata davvero grande, il lavoro fatto alla base di promozione e divulgazione dei valori e del gioco stesso, finalmente regala soddisfazioni. Il nostro Modus comportamentale, la nostra filosofia sportiva, porta ogni organizzatore di eventi modani o sociali, ad invitarci, chiedere, curiosare.
La costituzione del settore femminile di rugby, inizialmente ha incuriosito, ma nessuno si aspettava l’esplosione di richieste, per tre anni la Federazione Italiana Rugby, ci ha concesso di adeguare il tipo di gioco al femminile di categoria, senza l’utilizzo dei pali (porte da rugby), linee traccia campo, ma semplicemente con conetti si delimitava il campo di gioco. A oggi purtroppo con il salto di categoria e l’incremento del Team Maschile che milita in serie C2, tutto questo “adattamento” non è possibile. A Rugby si gioca su un campo da Rugby, che può essere condiviso con molti altri sport, ma durante le competizioni ufficiali, il campo deve avere giustamente, la sua corretta identità.
Con questa affermazione parte l’agonia di ricerche in tutta fretta di strutture idonee ad ospitarci, ma il reso conto è tragico. Scopro tristemente che a Modugno o in zone limitrofe, non esistono strutture sportive disponibili, non esistono spazi verdi, non esiste nessuna alternativa.
Il campo Comunale Palmiotta, non può essere adeguato al rugby per problemi tecnici strutturali, il campo Comunale di Palo del Colle è in stato di abbandono da anni, ma la concessione ad una attività come il rugby è una bestemmia, in zone limitrofe, sembra ci sia il deserto di cemento e poi… e poi tanto altro !!.
Quindi ?
Come si risolve questa situazione ?
Dove andremo a giocare ?
E chi lo sa, forse qualche amico ci aiuterà, ma se aspettiamo anche un invito a dialogare per discutere e trovare insieme alle amministrazioni delle soluzioni, mi sa che invecchiamo…..
Per la cronaca, gestire un gruppo, un paese, una città, resta un compito davvero difficile, ma se restiamo soli, tra le nostre mura, senza mai aprire una finestra, possiamo solo illuderci che il tempo sia fermo e non succede nulla, ma li fuori ce vita, ce gente che vuole socializzare, bambini che vogliono giocare, contribuenti che pagano per avere servizi.
Domenica 25 ottobre 2015, probabilmente una struttura sportiva di Bitonto, ci ospiterà regalandoci almeno un sorriso temporaneo, ma domenica prossima ?
Mirko Cellamare
ASD Panthers Rugby Team