Panthers, il presidente Cellamare:«Poca esperienza, ma stiamo bruciando le tappe. Scommetto sull’Omnia Bitonto»

Panthers, il presidente Cellamare:«Poca esperienza, ma stiamo bruciando le tappe. Scommetto sull’Omnia Bitonto»

Prosegue con Mirko Cellamare, presidente dei Panthers Modugno, il nostro viaggio per conoscere attraverso la voce dei protagonisti il prossimo campionato di serie C2 Appulo/Lucano.

Da squadra al debutto in campionato, quali obiettivi vi siete posti?

L’obiettivo principale è quello di crescere in fretta. I ragazzi che si sono avvicinati al nostro club, sono tutti neofiti, hanno cominciato da meno di un mese, quindi hanno bisogno ancora di tempo per fare esperienza, ma credo che in pochissimo tempo, grazie al supporto di Massimiliano Risciglione e Gigi Maselli, ex giocatori con tanta esperienza, abbiamo bruciato parecchie tappe. Prevedo un girone di andata abbastanza difficile, ma confidiamo molto sul girone di ritorno.

Punto di forza e punto debole dei Panthers?

Punto di forza sicuramente il gruppo, compatto affiatato e con tanta voglia di imparare, la femminile ormai strutturata, in questo li supporta.

Il punto debole lo dicevo prima, è sicuramente la poca esperienza. In questo sport la conoscenza profonda del regolamento e la conoscenza delle proprie capacità personali, a volte, dettano la differenza in un incontro.

Chi è la favorita per la vittoria del campionato?

In questi anni ho seguito in particolar modo il settore femminile, distraendomi un attimo dalla realtà maschile, quindi non conosco tutte le evoluzioni, ma da quanto posso percepire, il livello in serie C2 è cresciuto in maniera quasi paritetica tra le compagini un po’ più vecchiotte, quindi penso che sarà un campionato giocato sino all’ultima giornata. Se devo fare un po’ di rugby scommesse, credo che l’Omnia Bitonto abbia le giuste carte in regola per mirare alla promozione. Per le nuove nate, invece, vedo un abisso che verrà colmato in breve tempo.

Al quarto anno di vita dei Panthers, quali sono le difficoltà incontrate?

Sono stati tre anni difficili, un po’ nascosti, far evolvere un settore rugbistico di nuova concezione non è stato facile, ma ce l’abbiamo fatta ed anche con risultati notevoli, in oltre credo che questo quarto anno, sia per la Femminile una rampa di lancio per creare le basi di una crescita esponenziale di livello, per la Maschile ora è tutto in salita. I problemi principali sono sicuramente le strutture, inadatte ed inesistenti, è già difficile far avvicinare i ragazzi o le ragazze al rugby per la tante finte paure, in più abbiamo amministrazioni sorde e pur portando risultati e numeri che altri sport locali non portano, siamo sempre affittuari e monchi in questo senso.

Favorevole a un torneo Seven in Puglia?

Come ho già detto in altre interviste, tutto ciò che è rugby, in qualsiasi forma, in qualsiasi luogo, sono sempre favorevole. Il nostro è un gioco e più giochiamo più ci divertiamo e più impariamo, quindi assolutamente si.