Il presidente Gavazzi« Una terza franchigia, magari al centro Italia»
Nella sede Rai di Corso Sempione si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del prossimo campionato di Eccellenza, che sarà trasmesso su Rai sport in HD. Tanti gli spunti di riflessione offerti dal Presidente Federale Alfredo Gavazzi durante la conferenza a iniziare dal punto sulla qualità del campionato: «L’Eccellenza è il massimo riferimento per tutte le Nazionali giovanili. Nell’ultima Nation Cup, la maggior parte degli atleti della nostra Nazionale Emergenti proveniva dal massimo campionato italiano. Tra l’altro la Nazionale ha ben figurato, battendo la prima squadra di Georgia e Uruguay e arrendendosi solo contro gli emergenti dell’Irlanda che annoverava tra le sue fila tutti atleti militanti in Celtic League». Ha poi aggiunto: «La competitività dell’Eccellenza è aumentata. Nel prossimo campionato la lista delle formazioni che potranno ambire ad un ruolo di primo piano si è allargherà a sei o sette squadre, magari anche otto e questo è un bene anche a livello di ritorno mediatico». Prima di lasciare spazio ai capitani ha poi aperto uno scenario importante: «È arrivata la proposta della federazione scozzese, che con noi condivide il problema di avere solo due squadre nel Guinnes Pro 12, di creare un interscambio con le nostre quattro squadre più forti. C’è anche una proposta da parte di un altro Paese, ma non posso fornire ulteriori dettagli prima della prossima riunione con le società di Eccellenza. Non sarebbe corretto dire di più prima di confrontarmi con i diretti interessati».
A margine della conferenza stampa il Presidente Gavazzi ha rilasciato diverse dichiarazioni importanti, toccando vari argomenti, da Brunel, al mondiale inglese, fino a Parisse e al Sei Nazioni: «Per quanto riguarda il Mondiale va innanzitutto detto che è un’esperienza molto positiva, stadi sempre pieni e bellissime partite. Magari rispetto ad altre capitali, Londra è meno vestita a festa ma è una città molto grande ed è normale. Delusione per il mondiale azzurro? È presto per parlarne. Aspettiamo e concentriamoci sulla partita con la Romania che può garantirci il terzo posto. L’obbiettivo di accedere ai quarti è quello che ci siamo sempre preposti in ogni edizione ma non è facile. Peccato per la partita con la Francia in cui siamo stati penalizzati dall’aver ricevuto 19 calci contro e con 19 calci contro non puoi vincere la partita. Non è giusto dare la colpa all’arbitro ma anche il responsabile degli arbitri ci ha dato ragione. Contro la Romania è importante vincere e fare una bella partita. Siamo stati anche molto sfortunati per quanto riguarda gli infortuni, magari con Ghiraldini la partita con l’Irlanda sarebbe stata diversa». Parlando di Coach Brunel: «Brunel guiderà la nostra nazionale fino al Sei Nazioni 2016. La successiva tournee in Nord America sarà guidata dal nuovo coach per permettergli di conoscere meglio la squadra. Il nome sarà annunciato appena possibile. Brunel ha un contratto in essere ma non dovrebbero esserci problemi per quanto riguarda la fine del rapporto. A sua discolpa c’è da dire che molte partite, con un calciatore da top ten, avrebbero avuto un esito diverso, nonostante questo attualmente abbiamo 4 o 5 mediani di apertura e almeno altri due prospetti interessanti. In passato siamo stati vicinissimi a chiudere con Cheika e a vedere la qualità del gioco dell’Australia la scelta sarebbe stata gusta». Sul caso Parisse: «La Federazione farà di tutto per mettere Parisse nelle migliori condizioni per continuare a giocare, come farebbe ogni federazione e come, probabilmente, ha fatto anche la Nuova Zelanda con McCaw che ha tre anni in più di Sergio. Poi le motivazioni per continuare deve trovarle il capitano». Parlando di Georgia e Romania e delle loro ambizioni di Sei Nazioni ci ha tenuto a precisare:« L’Italia ha un contratto in essere fino al 2026. L’eventuale esclusione dovrebbe essere votata dalle altre cinque Nazionali e vi assicuro che non è uno scenario plausibile perché l’Italia è ben considerata all’estero». Il Presidente Gavazzi ha poi concluso: «Per far crescere il movimento potremmo pensare alla creazione di una terza franchigia, magari al centro Italia, ma la città di Roma si deve svegliare. Vedere uno stadio come il Flaminio ridotto in pessime condizioni è qualcosa di vergognoso».
Giuseppe Prontera-Ph.Massimiliano Carnabuci