Amatori Catania, Amatori Messina e Cus Catania ai nastri di partenza. Bilanci, progetti e speranze a confronto
Il campionato nazionale di Serie B che sta per iniziare vedrà anche quest’anno ben tre compagini siciliane in campo. La sfortunata retrocessione del Padua Ragusa dello scorso anno è stata, infatti, bilanciata dalla promozione a spron battuto del Cus Catania, che da vero cavallo di razza ha concluso in maniera trionfale lo scorso campionato, guadagnandosi la serie B a 3 giornate dalla fine del campionato.
Ai nastri di partenza ci saranno, in ordine rigorosamente alfabetico, Amatori Catania, Amatori Messina e Cus Catania.
Per saperne di più abbiamo fatto una chiacchierata con Ezio Vittorio, coach dell’Amatori Catania, Nello Arena, presidente dell’Amatori Messina e Carlo Leonardi allenayore/giocatore del Cus Catania.
Ai tre abbiamo chiesto di fare un bilancio della stagione scorsa, di illustrarci progetti e novità di quest’anno e una opinione sulla formula del prossimo campionato.
Ezio Vittorio è il primo a parlare:
«La scorsa stagione abbiamo seminato tanto, soprattutto dal punto di vista tecnico, anche se nella realtà dei fatti abbiamo quasi sfiorato il traguardo della serie A, che in fin dei conti forse meritavamo pure. La crescita della squadra è costante: quest’anno abbiamo sposato il progetto di Siculorun Gymnasium, che al momento riunisce le forze di Amatori, Cus Catania e Unione Rugby delle Aci. Questo ci permette di inserire in organico, accanto al nucleo storico (per quanto molto giovane anch’esso) atleti provenienti sia dall’Accademia Federale di Catania che dal campionato under 18 di Elite.
Il nostro unico obiettivo per il prossimo campionato è il ritorno in serie A: abbiamo una squadra molto giovane, ma che sono certo non peccherà di inesperienza, sia per la presenza di qualche atleta maturo e con un curriculum di assoluto rispetto, come capitan Di Paola, sia perché molti atleti, per quanto giovani, hanno alle spalle alcuni campionati di serie A.
I nuovi arrivi sono di ottimo livello, il meglio del rugby isolano oserei dire. Abbiamo effettuato un’ottima preparazione sotto la direzione del nostro preparatore atletico, Raffaele Marino. La scorsa settimana siamo scesi in campo per un primo test match contro l’under 18 elite del Cus Catania. Un ottimo banco di prova in vista dell’imminente inizio di campionato, che ci vedrà, peraltro, opposti al Cus Catania, in un derby che non si vedeva da troppo tempo in serie B; sinceramente avrei preferito iniziare con qualunque altro avversario, le stracittadine sono sempre ricche di incognite, ma tant’è!
Sulla formula del campionato ho poco da dire: se punti alla promozione devi battere tutti, quindi la formula conta ben poco, a mio modo di vedere. Le avversarie sono di ottimo livello, Benevento e Messina in prima fila, ma sono certo che il Cus Catania riserverà tante belle sorprese. Noi cercheremo di partire subito forte per dare un segnale a tutti gli avversari».
Nello Arena è un fiume in piena e, come sempre, senza peli sulla lingua:
«La scorsa stagione ha avuto due facce. Ottima nella prima fase, che ci ha concesso di raggiungere una salvezza anticipata, con l’accesso al girone promozione. Il tutto, peraltro, nonostante l’infortunio dell’apertura argentina Nacho Casals. La seconda fase è stata deludente, lo dico senza esitazione: troppe assenze agli allenamenti ( fino al 53% di assenze), e un senso di appagamento per la salvezza hanno determinato delle prestazioni non all’altezza dello spessore tecnico della squadra. In ogni caso sono contento sia dell’esperienza che della riconferma in serie B.
La nuova stagione mi ha messo di fronte ad un bivio: andare avanti o lasciare? La scelta di un gruppo di giocatori e dirigenti di lasciare la società imponeva a noi delle azioni radicali di ricostruzione e consolidamento, sia a livello societario che di organico. Ho scelto di continuare, e l’ho fatto soprattutto mosso dal rispetto e dall’affetto che nutro per i ragazzi della mia under 16, uno splendido gruppo che a breve costituirà lo zoccolo duro della squadra senior e che a breve, con l’innesto di forze nuove provenienti dall’under 14, sono certo potrà togliersi diverse soddisfazioni.
Scelta la via della continuità, mi sono rimboccato le maniche, di concerto con il tecnico Insaurralde e con il capitano Saro Nunnari, e abbiamo iniziato a cercare sul mercato quello che serviva a completare e rafforzare l’organico. E’ stata una campagna acquisti importante, che ha fatto arrivare a Messina un nucleo di giocatori di ottimo livello, un bel mix di esperienza e gioventù: diversi giovanissimi provenienti da Accademie federali, svariati giocatori di serie superiore, sia italiana che estera, tra i quali spicca certamente, per fare un nome, il mediano di mischia Santiago Gonzales Quaranta, che lo scorso anno ha disputato la finale del campionato di eccellenza con la maglia del Recco. Si vanno ad aggiungere al nucleo storico di giocatori locali, il capitano Nunnari, Miduri, Bombaci, Pirrotta, Sindona. Obiettivo dichiarato….”noi speriamo che ce la caviamo”.
Per quanto riguarda la formula del campionato… posso essere franco? Non mi piace per nulla, si presta a strumentalizzazioni e a favoritismi, soprattutto a qualificazione avvenuta o salvezza acquisita. Tutto sommato a me poco importa, anche perché a sentire alcuni i giochi promozione sono già fatti. Attendiamo solo di scendere in campo per capire se si tratta di fatti o di parole».
Carlo Leonardi , allenatore/giocatore del Cus Catania, l’uomo del ritorno in serie B, contro tutto e contro tutti i pronostici, è come sempre coi piedi per terra.
«La stagione passata non posso definirla se non con una parola:grande. Frutto di un lavoro costante durato tre anni, la promozione corona gli sforzi di una squadra che ha fatto del gruppo la propria forza, riuscendo ad ovviare alle difficoltà o alle assenze con un maggiore sforzo collettivo. Questa dovrà essere la nostra arma segreta il prossimo anno. Siamo saliti di categoria e abbiamo avviato una collaborazione con Misterbianco e Acireale. Sono arrivati in casa Cus diversi atleti interessanti, provenienti da altre realtà siciliane, atleti che vogliono misurarsi con la serie B vestendo la nostra gloriosa maglia. Quattro atleti dai Briganti di Librino, due in mischia e due nei tre quarti e due dall’ Acireale.
Potenziato lo staff tecnico, che si avvale della collaborazione di Piero Todaro, che allena il reparto di mischia, e che vestirà anche la maglia rossazzurra, apportando la sua esperienza di giocatore di serie superiore. Confermato nel ruolo di capitano Valerio Leonardi.
I buoni propositi per il prossimo campionato: rimanere in serie B accedendo alla fase promozione. Si inizia con i fuochi di artificio, derby stracittadino con l’Amatori, che vorrà certamente iniziare in quarta.
A me la formula del campionato va benissimo, è la medesima dello scorso anno, e ha dimostrato coi fatti di contenere i costi e di dare, in linea di massima, uno spaccato reale delle forze in campo. Secondo me, al momento, è la soluzione ideale per lo svolgimento del campionato».
Umberto Bonaccorsi