Reclutamento e formazione tecnici per lo sviluppo del rugby in Sicilia: a colloquio col tecnico regionale Peppe Berretti

Reclutamento e formazione tecnici per lo sviluppo del rugby in Sicilia: a colloquio col tecnico regionale Peppe Berretti

Peppe Berretti, un passato da pilone sui massimi palcoscenici nazionale, diverse maglie azzurre giovanili e universitarie all’attivo, riveste da alcuni anni il ruolo di Tecnico Regionale per la Regione Sicilia, designato dalla Commissione Tecnica Federale (CTF)per lo sviluppo del Progetto Tecnico Regionale sul nostro territorio.

  • Svolgo il mio ruolo supportato da uno staff tecnico, individuato e, in alcuni casi, formato in sinergia col Comitato regionale e confermato dalla CTF. Inoltre sono incaricato della Didattica regionale, insieme a Tito Ciccio’, attuale allenatore della Accademia Federale siculo – calabra.

Parliamo di reclutamento e specificamente del Progetto Scuola

  • Il “Progetto Scuola” è uno strumento estremamente efficace che la Federazione ha sviluppato negli anni, frutto di esperienze in ambito nazionale. Il progetto mette nelle condizioni i clubs di poter approcciare efficacemente le scuole,offrendo loro, senza gravare in alcun modo sui bilanci dei vari istituti, una integrazione della offerta formativa basata sul rugby. I tecnici delle varie società presenteranno ad alunni e insegnanti le attività di avviamento al rugby. Per poter arrivare ad una azione efficace, ovviamente, è necessario un alto numero di tecnici debitamente formati, e in questi anni si è intervenuti in questa direzione. E’ molto importante che i clubs vadano a contattare scuole territorialmente vicine al proprio raggio di azione, per poter dare la possibilità a quegli atleti che lo desiderano, di continuare a “far rugby” presso gli impianti utilizzati dal club senza dover affrontare spostamenti troppo impegnativi per dei minorenni. Il tutto nell’ottica di poter offrire un percorso formativo che non si interrompa con la frequenza della scuola tutorata dal club

Esistono altri canali di reclutamento “strutturati”?

  • Partendo dal presupposto che oratori, piazzette, parchi e cortili, centri di aggregazione di bambini e adolescenti dai quali in passato si poteva attingere, sono spariti quasi del tutto, l’unico serbatoio rimasto è la scuola, e su quella si è concentrata l’attenzione della Federazione, in quanto unica entità alla quale poter offrire in maniera omogenea una proposta a livello nazionale (pur nella differenza delle strutture scolastiche tra le varie regioni d’Italia). I clubs, pertanto, operano delle forme di reclutamento in maniera diversa a seconda dei differenti contesti in cui operano. Il ruolo della Federazione, in questo caso, è differente, in quanto premia attraverso diversi tipi di incentivi le attività di reclutamento che si traducono in una attività ufficiale in campo più corposa, attraverso il cosiddetto “Progetto Rugby di Base”

Dalle giovanili all’alto livello….come si svolge l’attività formativa federale a supporto dei clubs?

  • L’attività federale inizia dall’under 14, con numerosi momenti formativi , che partono dall’Attività di area, destinata a un gran numero di giocatori, e che si sviluppa su almeno 10 incontri per ogni stagione. Si prosegue con una attività di “èlite provinciali”, con cadenza settimanale, ove sia possibile, soprattutto in ragione della disponibilità di impianti idonei, e destinata a un numero leggermente più ristretto di atleti. A seguire una attività regionale, con cadenza mensile, che coinvolge 30 – 35 atleti selezionati su base regionale. L’attività under 14 si conclude con la partecipazione a tornei fuori regione, con selezioni di 20 – 22 atleti per volta. L’attività under 16 è gestita dai Centri di Formazione, che operano su Catania e Messina. Gli atleti delle altre province sono seguiti settimanalmente in ambito locale, ma in stretto collegamento con i Centri di Formazione. Il percorso regionale si conclude con l’ammissione degli atleti di maggior interesse all’Accademia Zonale di Catania under 18. Il percorso consente di portare in Accademia atleti già pronti ad una offerta formativa che utilizza le metodiche adottate dalla federazione a livello nazionale.

Per quanto riguarda la formazione dei tecnici mi pare di capire che quest’anno ci siano delle novità sostanziali

  • Si è vero, si è rivisitata la struttura dell’offerta formativa, nell’ottica di migliorare in termini sia quantitativi che qualitativi la formazione dei tecnici.

Da quest’anno la formazione dei tecnici sarà così organizzata:

Corso 1 (ex Primo Momento) : Dura due stagioni sportive, si svolge in due giornate in ambito provinciale, ed è destinato ad educatori ed arbitri (novità di quest’anno) dall’under 6 all’under 12

Corso 2 (ex primo modulo del primo livello) : 4 giornate residenziali, in ambito regionale /nazionale. Completa il percorso di Rugby Propaganda: ai partecipanti viene rilasciato un “brevetto permanente” che abilita ad allenare/arbitrare fino all’under 14 (chi volesse proseguire nella formazione arbitrale da qui in poi frequenterà un percorso differente). Si rinnova con tesseramento e frequenza degli incontri di aggiornamento

Corso 3: (ex secondo modulo del primo livello) : Per accedervi i partecipanti al Corso 2 devono essere stati tutorati in aula e in campo dalla Didattica regionale ed aver maturato almeno 20 crediti formativi. E’ un corso residenziale di 4 giorni in ambito regionale/nazionale, che completa il corso di primo livello ed abilita ad allenare tutte le categorie giovanili , la serie C e la serie A femminile. Le modalità di rinnovo sono le medesime del Corso 2

Corso di 2° livello “ad invito”: ha come destinatari giovani tecnici di primo livello individuati dallo Staff didattico regionale e confermati dalla CTF. Si svolge nell’ arco di 9 mesi e si tiene a Catania in 18 – 20 incontri.

Corsi di Aggiornamento di vari livelli : cadenza mensile, si svolgono in ambito provinciale e durano, solitamente, mezza giornata

Mi piace sottolineare come l’attività formativa tecnica, Under 14, dei Centri di formazione, dell’Accademia e, in generale, tutti gli incontri didattici, siano aperti alla partecipazione dei tecnici del territorio, proprio nell’ottica di mettere a disposizione dei tecnici quanta più “formazione” possibile . Inoltre lo Staff tecnico Regionale è disponibile a visitare i club, dietro semplice richiesta, e a titolo assolutamente gratuito.

Umberto Bonaccorsi