Marcello Cuttitta:«Torniamo nei club, valorizziamo quello che abbiamo in casa»
Tre edizioni dei Mondiali alle spalle con sei mete, miglior marcatore della Nazionale, Marcello Cuttitta ha scritto la storia del rugby italiano. In un’intervista rilasciata al Corriere della sera (leggi qui), analizza il movimento rugbistico,nel suo stile diretto, senza peli sulla lingua:«Oggi paghiamo scelte errate a livello di gestione, di strategie, siamo immersi in un mondo iperprofessionistico e a livello politico ci muoviamo con spirito dilettantistico. Perché la professionalità non la fanno i budget o i soldi degli sponsor, ma le scelte di fondo».
In un altro passo dell’intervista rilasciata al Corriere, Cuttitta indica una possibile strada:«La cosa più interessante è che tutte le altre stanno migliorando, non esistono più le squadre materasso, finalmente il rugby si sta globalizzando. Torniamo nei club, andiamo dai club, valorizziamo quello che abbiamo in casa e soprattutto ricordiamoci dei giocatori che tanto hanno dato al rugby e tanto possono ancora dare. Il rugby è cambiato, è vero, ma io sento di avere il dovere e l’obbligo di offrire al rugby italiano quello che il rugby italiano ha regalato a me: una vita».