Coach Cavinato: «Gli equilibri in Eccellenza non si sono spostati. Viadana possibile squadra rivelazione»
Coach Andrea Cavinato ci racconta le aspettative del suo Petrarca Padova e sul prossimo Campionato di Eccellenza.
Obiettivo stagionale del Petrarca?
Non abbiamo un obbiettivo stagionale. Noi pensiamo che la partita che andremo ad affrontare ogni settimana sia quella più importante del campionato e lavoreremo in quest’ottica. Ci poniamo un obbiettivo settimanale, che è quello di vincere la partita.
Le candidate ai playoff?
Le candidate ai playoff sono sempre le stesse. Gli equilibri del rugby italiano non si sono spostati di molto, quindi, vedo ancora davanti a tutti le quattro semifinaliste dello scorso anno: Calvisano, Mogliano, Rovigo e Fiamme Oro. Quest’ultima credo sia la favorita principale. Nel Campionato di Eccellenza, sono gli unici ad avvicinarsi al professionismo con la possibilità di allenarsi anche due volte al giorno.
Squadra rivelazione del campionato?
Io vedo molto bene Viadana. Aveva già fatto buone cose lo scorso anno. È una squadra giovane con una dirigenza molto preparata e con un know how importante. Sono convinto che Viadana possa tornare ad essere protagonista come già lo scorso anno.
Le squadre che dovranno lottare per non retrocedere?
A questa domanda preferisco non rispondere per non portare sfortuna a nessuna delle squadre in gioco. Quello che mi auguro è che sia un campionato molto competitivo con una classifica corta, quindi, un livello più alto rispetto a quello dello scorso anno. Ad esempio, Perpignan nel 2014 è retrocessa con 51 punti. È vero che è un campionato a 14 squadre, ma con questo punteggio da noi si va ai playoff. La classifica corta significa costringere tutti a giocare ogni partita fino alla fine.
Tra i giovani che si apprestano a muovere i primi passi in questa categoria, tra le fila del Petrarca o dei concorrenti, se la sente di candidare qualcuno al ruolo di giovane promessa del campionato?
Le altre squadre non le conosco molto bene perché vengo dalla Celtic League. Posso dire che a Padova di giovani interessanti ce ne sono parecchi. Spero che il prossimo campionato ci meravigli e metta in luce il buon lavoro delle Accademie federali e dell’intero movimento giovanile, con tanti giovani che si affermeranno nel campionato domestico per poi entrare nelle franchigie. Per raggiungere questo obbiettivo servono tecnici preparati, che puntino alla costruzione del gioco, nell’interesse dell’intero movimento. Anche la classe arbitrale è cresciuta molto e, quindi, spero che tutti gli allenatori, a partire da me che vengo da un’esperienza in Celtic League, smettano di attribuire agli arbitri la colpa delle sconfitte.
Giuseppe Prontera-ph.Stefano Vallin