Zebre, Ferrari e Bonetti per la consegna delle maglie
Si è tenuto venerdì 13 settembre nella sala riunioni dello Stadio XXV Aprile di Parma, il rito della consegna delle maglie fra “Zebre di ieri” e Zebre di oggi”.
L’evento ha preceduto il match di campionato contro il Munster. Protagonisti, dunque, sono stati i giocatori delle Zebre di oggi e di ieri, uniti per rafforzare il senso di appartenenza e sottolineare il legame che tiene uniti il XV del Nord Ovest di base a Parma allo storico invitational club fondato nel 1973.
A consegnare a Marco Bortolami e compagni le maglie da gioco, ieri prima del calcio d’inizio della sfida contro il Munster, sono stati Renato Tullio Ferrari – uno dei fondatori delle Zebre originarie, ed il terza linea dell’Italia Salvatore “Nembo” Bonetti, ex stella del Parma e della Nazionale, che delle Zebre fu capitano.
Alla cerimonia, che ha sancito un passaggio di consegne ma, al tempo stesso, ha rappresentato un momento di importante legame tra passato, presente e futuro hanno partecipato anche Angelo Barocelli e Edoardo Bernini per il Rugby Noceto: il primo in veste di presidente mentre il giovanissimo atleta quale di capitano della formazione Under 12 nocetana.
Una tradizione che si rinnoverà ancora in futuro, con i rappresentanti di una Società del Nord-Ovest italiano chiamata ad affiancare le Zebre per cementare il legame col territorio di riferimento della franchigia federale.
Insieme al direttore sportivo Roberto Manghi ed all’head coach Andrea Cavinato è stato il team manager bianconero Fabio Ongaro a fare gli onori di casa: “Quello di oggi è solo l’inizio di un appuntamento che è nostro volontà riproporre. E’ un piacere ed un onore avere con noi Renato Ferrari, uno dei fondatori delle Zebre e l’ex capitano Bonetti. Per la squadra è fondamentale sentire un forte senso di appartenenza, comprendere l’importanza del passato delle Zebre, per lavorare alla costruzione del futuro del XV del Nord Ovest”.
E’ toccato a Salvatore “Nembo” Bonetti fortificare il legame simbolico tra le Zebre degli anni ’70 e quelle di oggi; entrambe le formazioni facevano bella mostra fotografate su due pannelli a fianco dei relatori: “Sono onorato ed emozionato. Quando 40 anni fa abbiamo iniziato con questo club nessuno pensava di trovarsi qui oggi a questo evento. Noi abbiamo messo le fondamenta; sta a voi costruire la casa. Io ed i miei compagni di allora vi accompagniamo con speranza. Nelle Zebre hanno giocato tanti grandi del passato affrontando avverari di primo livello. Dovete essere fieri di questa maglia: rappresentate una staffetta col passato”.
Uno dei fondatori del club ad inviti, Marco Tullio Ferrari, ha invece ricordato i principi fondanti e lo spirito delle Zebre: “Il nostro motto era giocare a testa alta e non fare mai morire la palla: volevamo sempre vincere giocando. Abbiamo sempre portato questa prima cravatta delle Zebre che oggi indosso. Sono orgoglioso di vedervi portare avanti questo marchio. Due fattori servono nel nostro sport: testa e cuore che insieme forgiano la voglia di vincere. Volontà che livella i valori in campo con la quale nessuno è più forte di voi”.
L’head coach delle Zebre Andrea Cavinato ha sottolineato anche l’importanza dell’ottica futura per dare continuità al movimento ovale italiano: “Oltre alle Zebre del passato e di oggi ospitiamo con piacere qui oggi anche un ragazzo delle giovanili del Rugby Noceto. Spero che Edoardo possa rappresentare, insieme ai suoi compagni di tutte le Società del Nord Ovest, il futuro delle Zebre e del nostro sport”.
In foto il capitano delle Zebre Marco Bortolami mentre riceve la maglia da Salvatore Bonetti (a sinistra) e da Marco Tullio Ferrari (a destra)
credito Foto Vasini