Coach Rotilio e la politica della Nazionale: «Premieremo i ragazzi che hanno fatto il campionato»

Pierpaolo Rotilio è pronto a tuffarsi in una nuova stagione azzurra sotto l’egida della Lirfl

Coach Rotilio e la politica della Nazionale: «Premieremo i ragazzi che hanno fatto il campionato»

Sarà saldamente al timone della Nazionale italiana di rugby a 13 assieme a Riccardo Marini anche quest’anno. Pierpaolo Rotilio è pronto a tuffarsi in una nuova stagione azzurra sotto l’egida della Lega Italiana Rugby Football League (Lirfl). «Siamo ancora nella fase organizzativa e al momento non abbiamo ufficializzato le date dei prossimi appuntamenti della Nazionale, ma prima della fine di novembre sicuramente faremo dei raduni che come idea dovrebbero essere “itineranti”, facendo incontri sia nel sud che nel nord Italia. Poi cercheremo di organizzare qualche nuovo test match internazionale perché l’allenamento è importante, ma la verifica in partita di quello che si fa fuori dall’evento ufficiale diventa fondamentale e ci permette di avere il termometro della situazione». Anche quest’anno dunque la Nazionale azzurra sarà caratterizzata da un binomio tecnico. «Abbiamo trovato un equilibrio molto proficuo con Riccardo Marini e penso si possa andare avanti su questa strada con convinzione». Rotilio e Marini, ovviamente, non potevano mancare in occasione della fase finale del campionato 2016.

«Siamo stati a Siracusa (dove si assegnava lo scudetto, ndr) e indubbiamente ne abbiamo tratto indicazioni importanti. La nostra politica ci spinge a premiare sempre di più chi partecipa al campionato italiano di rugby a 13 e dunque, in questo senso, qualche nuovo ingresso nel gruppo della Nazionale ci sarà anche se la “vecchia” ossatura ci dà buone garanzie». Rotilio ne approfitta anche per parlare della crescita del movimento Lirfl. «A livello organizzativo, il campionato ha fatto dei passi avanti evidenti e la formula delle finali in sede unica è sicuramente affascinante. E’ chiaro che non bisogna smettere di lavorare per coinvolgere quanti più appassionati della palla ovale possibili nel rugby a 13». Il tecnico azzurro, che l’anno scorso si è diviso tra la panchina del Gran Sasso rugby (serie A) e la Nazionale, è pronto a ripartire in una nuova stagione che lo vedrà sempre impegnato sul doppio fronte (anche se stavolta sulla panchina dell’Aquila). «Sono ruoli compatibili e gestibili tranquillamente, poi quando si è animati da una grande passione per la palla ovale tutto diventa più semplice».